Panoramica della Valsabbia all'altezza del lago d'Idro

Panoramica della Valsabbia all'altezza del lago d'Idro
Vista della Valsabbia all'altezza del lago d'Idro

Casto

6 Casto


Collocazione di Casto all’interno   
della  val Sabbia


6.A Mulino ad acqua

6.B Fucina Zanetti

6.C Parco delle fucine

Casto si trovanella parte più a Ovest della Val Sabbia. L'abitato è posto sulla sinistra del torrente ed è attraversato dalla strada che collega la Valle Sabbia con la Valle Trompia.  
All’ interno del comune è stato allestito un parco naturalistico con zone attrezzate per la scalata e le ferrata:dentro il parco troviamo dei resti di antiche fucine per le quali è stato disegnato un itinerario apposito .



6.A Mulino ad acqua



                                                                                               

Confini comunali con segno  puntuale        CTR, Casto
 del lavoro







    Edificio in cui è collocato il mulino



Comune: Casto

Edificio: Mulino

Indirizzo:

Epoca: XVIII secolo

In centro a Casto;in una cantina di una casa privata;  è possibile ammirare questo splendido esempio di mulino ad acqua completamente funzionante: il  proprietario tutt'ora fa delle dimostrazioni alle scolaresche per mostrare il processo lavorativo del grano che viene trasformato in farina.
Il procedimento é molto semplice ma anche molto interessante: all'esterno l'acqua del torrente viene deviata e canalizzata in quattro piccole vasche di laminazione;
l' acqua così convogliata va ad impattare  le pale della ruota idraulica che muove l'asse orizzontale sul quale é posizionata all'interno una ruota dentata che si collega ad una
seconda ruota dentata condotta ad asse verticale che trasferisce il movimento rotatorio alla macina.
La macina è composta da due ruote di pietra una superiore mobile (ballerina) ed una inferiore fissa;la ruota superiore è intercambiabile e si utilizza un altro tipo di pietra a seconda del tipo di  cereale veniva lavorato inoltre per migliorare la triturazione del chicco veniva picchiettata con uno scalpello sulla faccia a contatto con l'altra ruota. Il grano viene immesso dall'alto nella tramoggia e fatto passare nel foro della macina tramite una bocchetta detta "granerola". Una volta nella macinato il grano finisce nel buratto dove la farina viene divisa dalla crusca ed è pronta per andare nel cassone di raccoglimento ed essere utilizzata.

Foto zona esterna del mulino



Le paratoie e i canali convogliano l ‘acqua
del torrente verso la ruota idraulica




La ruota idraulica trasmette il movimento all’interno della struttura

Foto della zona interna del mulino



La tramoggia porta i chicchi all’interno della
macina che li tritura.



Il buratto seleziona la farina  dividendola dalla buccia del chicco



6.B Fucina Zanetti

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Confini comunali di casto con                   CTR, Casto
  segno puntuale



Vista laterale della fucina


Comune: Casto

Edificio: Fucina

Indirizzo: Via Roma

Epoca: n.d.

La fucina Zanetti si trova all’ inizio del centro abitato di Casto parallelamente alla strada principale e la si riconosce subito a sul vecchio ingresso principale c’è una scultura in ferro; rappresentante un maglio che identifica l’edificio nonché il suo impiego. La struttura è molto simile alla fucina di Odolo precedentemente descritta. Al suo interno possiamo trovare tutti gli attrezzi del fabbro cesoie, pinze, tenaglie nonché i protagonisti principali : i magli a testa d’asino. Sulla parte esterna della fucina dove scorre il torrente si può vedere chiaramente il canale di scorrimento dell’acqua e i due fori ai quali poi erano collegati due tubi tramite i quali l’acqua cadeva sulle pale inferiori della per sfruttare al meglio tutto quanto il dislivello.



















































6.C




Parco delle fucine

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Confini comunali di Casto con                                                                CTR, Casto
 segno puntuale


Stemma del Parco delle Fucine



Comune: Casto

Luogo: Parco

Indirizzo: località Alone

Epoca:inaugurato nel 2002

Il parco delle fucine inizia alla Corna Zana, sulla strada Casto-Alone è nato da  un connubio bellissimo tra natura e storia. Da un lato il torrente Tovere ha scavato la gola creando un paesaggio molto suggestivo dall’altro ha alimentato per secoli le fucine che sono sorte sulle sue sponde. Per quanto riguarda il lato storico il complesso è costituito da sei fucine, un forno fusorio, una calchera . A causa delle tempo e dei continui straripamenti da parte del torrente stesso delle fucine sono rimasti solo i muri perimetrali tutta la parte in legno è stata spazzata via compresi i magli.
Sul percorso sono stati piazzati dei cartelli didattici che descrivevano con disegni e spiegazioni la produzione del ferro all’interno degli ambienti lavorativi delle fucine, inoltre proseguendo il tragitto si può osservare bene l’impianto di canalizzazione dell’acqua che veniva convogliata lungo le pale e lungo la tromba idroeolica di cui è ne è stata riprodotta una copia funzionante proprio scopo didattico.  Per quanto riguarda invece l’aspetto escursionistico il parco offre inoltre un percorso delle ferrate composto da un anello con 14 tratti indipendenti (alla fine di ognuno si può uscire e riprendere il sentiero), per un totale di 1.700 metri con 500 metri di dislivello. Ci sono anche due ponti tibetani e il canyon della suggestiva "Stretta di Luina", prodotto dall'erosione della roccia da parte dell'acqua, lungo 380 metri, largo tra uno e due metri e profondo tra 30 e i 35m.
Sullo Stesso percorso ci sono anche tre palestre di arrampicata di varia difficoltà. Altri percorsi , poi, sono in allestimento, e intanto si può anche approfittare del Pozzo del Gatto nella «Grota de le Casole», delle 4 teleferiche che permettono di sorvolare il torrente Regazzina, della cascata del «Pos de l'acqua», del Bus de le Pile» e di quello del «Boter», delle «Sette stanze» (in realtà sono 3), della «Grotta delle Capre», di alcune marmitte dei giganti, delle impegnative ferrate «Casa della Strega» e «Furore» e di quella del «Drago», più accessibile.



  Tromba idroeolica con la cascata

           Resti di una calchera